Movimentazione Manuale dei Carichi

Movimentazione Manuale dei Carichi

Oggi nonostante i processi produttivi risultino sempre più automatizzati, i rischi derivanti la movimentazione manuale dei carichi risultano ancora presenti e in molti casi vengono anche sottovalutati.

Questo rischio per il lavoratore viene normato dal D.Lgs 81/08, il Titolo VI:

Definizione:

“Movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari;”

Le vertebre lombari sono quelle più sollecitate durante tutte le operazioni (sollevamento, spostamento, etc…)

Per evitare i rischi derivanti la movimentazione manuale dei carichi il Datore di Lavoro ha l’obbligo di adottare misure atte a ridurre tali rischi:

“Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati e fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi”

 

Grazie all’Allegato XXXIII del D.Lgs 81/08, il Datore di Lavoro ha a disposizione parametri sulla base dei quali è possibile svolgere l’analisi e valutazione dei rischi inerenti la propria attività, al fine di mitigare, se non annullare, eventuali danni a carico dei lavoratori.

 

Quali sono gli elementi di riferimento per una corretta valutazione dei rischi?

 

  1. Caratteristiche del carico: bisogna valutare se il carico risulta troppo pesante, se le dimensioni (difficolta nel afferrare) possano comportare movimenti innaturali con relativo rischio di equilibrio, se il carico si trova in una posizione tale da dover essere maneggiato a una certa distanza “dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco”, se il carico possa comportare rischi di lesioni per il lavoratore.
  2. Sforzo Fisico: Lo sforzo fisico si verifica quando si ha un peso eccessivo, si effettuano movimenti innaturali, con un movimento brusco del carico, si può verificare quando il corpo si trova in una posizione instabile.
  3. Caratteristiche dell’ambiente di lavoro: Bisogna prevedere che l’ambiente di lavoro non presenti degli ostacoli, ovvero verificare gli spazi liberi per gli spostamenti, se il pavimento risulta adatto, che il carico da movimentare sia ad un’altezza di sicurezza o comunque in buona posizione.
  4. Esigenze connesse all’attività: durante  le ore di lavoro limitare gli sforzi fisici che sollecitano la colonna vertebrale, pause e periodi di recupero fisiologico insufficienti, distanze di movimentazione troppo grandi.
  5. Fattori Individuali di rischio: Idoneità fisica del lavoratore, DPI non idonei, formazione ed informazione inadeguata.


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