Dispositivi di Protezione individuale (DPI), saper proteggere il piede

scritto da Marco Buccafusca, in DPI

Dispositivi di Protezione individuale (DPI), saper proteggere il piede

Indicazioni sulla corretta scelta di una calzatura di sicurezza.

Per individuare il dispositivo di protezione individuale più idoneo è indispensabile conoscere e analizzare la natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro, in che modo?

Attraverso l’analisi di alcuni elementi fondamentali è possibile stabilirli al meglio:

  1. - Durata e probabilità del rischio;
  2. - Tipologia dei possibili pericoli per i lavoratori;
  3. - Condizioni lavorative.

Bisogna comunque tener conto che al lavoratore che indossa il dispositivo bisogna assicurare che non gli vengano impediti movimenti naturali in base alle posizioni che deve assumere durante il lavoro evitando così movimenti innaturali che possano generare rischi al lavoratore stesso.

Compito fondamentale che ha il Datore di Lavoro è quello di formare e informare il lavoratore sui rischi dal quale il DPI  proteggono, cosi da sensibilizzare e far prendere coscienza sull’utilizzo vero che assolve ad esempio una calzatura.

In commercio si possono trovare tanti tipi di scarpe antinfortunistiche e possono essere classificate secondo tre tipologie:

  1. - UNI EN ISO 20345:2012: La calzatura in oggetto deve avere una resistenza allo schiacciamento del puntale minima di 200 Joule. Infatti è dotata di puntale tale da proteggere da urti  e compressione (fino a 15 KN) la punta del piede. Tipologia individuata con la lettera “S”.
  2. - UNI EN ISO 20346:2014: La calzatura in oggetto deve avere una resistenza allo schiacciamento del puntale minima di 100 Joule. Infatti è dotata di puntale tale da proteggere da urti  e compressione (fino a 10 KN) la punta del piede. Tipologia individuata con la lettera “P”.
  3. - UNI EN ISO 20347:2012: La calzatura in oggetto ha lo scopo di proteggere da lesioni ed è sprovvista di puntale di protezione. Tipologia individuata con la lettera “O”.

Inoltre in molti casi troviamo anche prodotti che oltre alle caratteristiche base includono caratteristiche supplementari.

Ad esempio se avessimo una scarpa classificata SB (Requisiti di protezione comuni a tutte le calzature) + S1, ovvero avremo sommate:

A.

Le caratteristiche delle SB che comprendono: 

  1. - Cuciture e pellami resistenti agli strappi e all’abrasione;
  2. - Le fodere dovranno assorbire il sudore;
  3. - La forma si dovrà adattare al piede;
  4. - Tutti i materiali che costituiscono l’interno della tomaia devono favorire la traspirazione;
  5. - La suola dovrà essere antiscivolo e non dovrà perdere l’aderenza anche in presenza di liquidi, dovrà resistere agli olii, agli idrocarburi e a un preciso numero di flessioni.

non è antistatica e non ha proprietà di assorbimento degli shock sul tallone.

B.

Le caratteristiche delle S1, in aggiunta alle caratteristiche SB, la calzatura dovrà avere proprietà antistatiche, assorbimento degli shock sul tallone.

 

La scelta consapevole di una calzatura antinfortunistica oltre a garantire effetti positivi sulle finanze delle imprese, scegliendo un prodotto specifico e non superfluo, garantisce anche risultati sul lavoratore, perché rispetta l’ergonomia del piede e garantisce un lavoro duraturo.


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